San Valentino è arrivato e, nonostante alcuni la considerino solo una festa consumistica, per molti questa è ancora un’occasione per dimostrare i propri sentimenti verso la persona amata. Spesso, infatti, è la data prescelta per fare la fatidica proposta, dichiarando il proprio amore in modo plateale nel giorno più romantico dell’anno. Si avverte lo stesso tipo di romanticismo anche in altre nazioni come la Francia e la Germania, ma in realtà in giro per il mondo le maniere per festeggiare San Valentino sono le più diversificate possibili.
In America e in Finlandia è il “giorno degli amici”
In America il giorno di San Valentino non è solo la festa degli innamorati, ma è anche l’opportunità di esprimere gratitudine ed affetto ai propri amici e ad ogni componente della propria famiglia. Si organizzano feste, si regalano cioccolatini, fiori, caramelle e si invitano ospiti a cena per riunirsi tutti insieme e rinnovare l’amore familiare o il legame d’amicizia. Molto coinvolti sono anche i bambini, che preparano bigliettini rosa di auguri fatti a mano per donarli agli insegnanti e ai genitori. Simili alla tradizione statunitense sono i costumi di Finlandia ed Estonia dove si festeggi più l’affetto che l’amore: è infatti “la festa degli amici”, ragion per cui in genere non si esce solo con la metà della mela ma al contrario al ristorante si organizza una grande tavolata.
San Valentino in Giappone e Corea tra “Homnei Choco” e Giri Choco”
Nel paese del Sol Levante la musica cambia. Tocca infatti alle donne dover regalare cioccolatini al proprio amato o anche a uomini ai quali sono legati da un rapporto affettivo non necessariamente amoroso come per esempio un fratello, un collega o un amico. In realtà anche il tipo di cioccolatini cambia in base all’identità di colui che li riceverà. Nel caso si tratti di amore di coppia si regaleranno gli “Homnei Choco” generalmente preparati in casa o in mancanza di tempo si ripiegherà sull’acquisto della più pregiata cioccolata sul mercato. Se invece il gesto viene rivolto ad uomini con i quali non si è legati sentimentalmente i cioccolatini in questione saranno i “Giri Choco”. Dopo un mese gli uomini ricambieranno il gesto regalando alle donne della cioccolata bianca in occasione del cosiddetto “White day”.
Simpatica ma meno gioiosa la tradizione della Corea del Sud, identica a quella giapponese, se non fosse che il 14 aprile, il “Black day”, chi non ha ricevuto nulle né il 14 febbraio né il 14 marzo, si debba recare in un ristorante dove mangerà spaghetti al nero di seppia e si dovrà lamentare delle sue sventure e della propria solitudine.
In Cina e in Thailandia
Rimanendo sempre in terra d’Oriente non possiamo non portarvi l’esempio della Cina dove a San Valentino è sempre l’uomo a portare doni, fiori e cioccolati alle donne, ma il vero 14 febbraio cade d’estate a “La notte dei sette” che si festeggia in agosto dove le donne mostrano le loro abilità domestiche per trovare maritonon viene sentito come giornata principale dedicata all’cade il 14 febbraio ma in estate, in genere ai primi di Agosto con la celebrazione del Festival Quixi. Nota anche come Festa del Doppio Sette, perché cade il settimo giorno del settimo mese lunare, è l’occasione per le donne di mostrare le loro doti domestiche e sfoderare le proprie capacità culinarie per conquistare il proprio ‘lui’.
In Thailandia, invece,ci si riunisce a festeggiare la festa degli innamorati solo ed esclusivamente quando si è presa la decisione di sposarsi.
In Brasile il diritto a ballare con l’amata è una conquista
In alcuni Paesi San Valentino è legato alla speranza di trovare un compagno per la vita. In Brasile, ad esempio, la tradizione vuole che non si festeggi a febbraio, bensì il 12 giugno: vigilia di Sant’Antonio, protettore dei matrimoni. In quel giorno le donne che ancora non hanno trovato marito portano con sé una statuetta del santo, al quale affidano il loro desiderio di andare all’altare. In questa occasione gli uomini carioca sono tenuti a dimostrare coraggio e resistenza in tale occasione, come nel caso della cosiddetta “prova del tronco” diffusa tra alcune popolazioni del Brasile. Qui i giovani si sfidano correndo per 6 km con un tronco di barauna sulle spalle. Il vincitore conquista il diritto di ballare con l’amata.
In Argentina San Valentino è molto speciale e dura una settimana
Tra un tango e l’altro a Buenos Aires, nella patria del ballo e della passione un giorno di San Valentino non basta: in Argentina questa celebrazione dura una settimana, la “Sweetness Week”. Si tratta di una settimana che va dal 13 al 20 luglio e si aggiunge al consueto 14 febbraio.
Durante questi sette giorni, gli amanti si scambiano baci in cambio di sorprese e dolci.
Grande Festa in Africa: San Valentino si celebra tra danze e colori
Fra tutti i tipi di festeggiamenti esistenti nel giorno degli innamorati, quelli più caratteristici e originali si svolgono in Africa.
In Kenya, ad esempio, è tradizione che le donne donino al proprio sposo una zucca colma di vino di palma ricevendo in cambio un pezzo di focaccia di tiglio, un pranzetto da consumare assieme. Gare di danza, invece, per la tribù dei Wodaabe nel Niger. Le ragazze scelgono il proprio compagno tra tutti i ballerini che, per l’occasione, indossano collane, vestiti e copricapi colorati. E i Samburu del Kenya si cimentano in danze destinate al corteggiamento.
In Russia e in altri Paesi la ricorrenza non viene accettata
Se è assodato che nel mondo San Valentino è una giornata di festa, in alcuni Paesi non corrisponde ad un momento di condivisione e gioia. Forse non tutti sanno che in alcune nazioni San Valentino addirittura è assolutamente vietato: quello del Pakistan è solo l’ultimo caso che si va ad aggiungere ad Arabia Saudita, Iran, Malesia, Indonesia ed Ubzekistan.
In Russia e in altri stati dell’ex Unione sovietica, soprattutto quelli a maggioranza ortodossa il San Valentino non viene festeggiato e soprattutto non viene accettato da molti governi che vietano questa ricorrenza in quanto non è presente nel calendario religioso.
Qualsiasi sia il modo di festeggiare, di certo l’amore non ha limiti nè geografici nè culturali.
Può nascere dovunque, quando meno ci si aspetta.